mercoledì 20 aprile 2011

il vento ovunque...

ARTE

Mulini a vento, Salvator Dalì
Metropolitan, New York, 1939



INNOVAZIONE
Impianto eolico, Margherita di Savoia (FG)

LIBRO 
Il mago di Oz, L. Frank Baum
 FRANCOBOLLO
Gedser, Danimarca 1957, protipo di pala eolica con turbina
(altre informazioni)



 FUMETTO
Paperino - Cugini per la pelle


FILM

Citazioni

Opere letterarie

Vento a Tindari
(Salvatore Quasimodo)

' Salgo vertici aerei precipizi,
assorto al vento dei pini,
e la brigata che lieve m’accompagna
s’allontana nell’aria,
onda di suoni e amore,
e tu mi prendi
da cui male mi trassi
e paure d’ombre e di silenzi,
rifugi di dolcezze un tempo assidue
e morte d’anima'


Divina Commedia
(Dante Alighieri)
Il paese del vento
(Grazia Deledda)
Canne al vento
(Grazia Deledda)
Ode to the West Wind
(Percy Bysshe Shelley)

mercoledì 13 aprile 2011

In vento in musica e in parole...

Canzoni
Fischia il vento - Modena City Ramblers (Canto partigiano)

Vento nel vento - Lucio Battisti 

Blowing in the wind - Bob Dylan 

Wild Is The Wind - David Bowie

Vento - Giovanni Allevi

Vento D'estate - Adriano Celentano

Le Vent Nous Portera - Noir Désir 

Wind Of Change - Scorpions 

 Film

Via con Vento

Il vento fa il suo giro

Il mago di Oz

Il vento (1928)

Frasi e Proverbi

Chi semina vento, raccoglie tempesta...

Il vento non è buono che a mandar navi e mulini...

I grandi sono come quei mulini eretti sulle montagne, che non danno farina se non si dà loro del vento. (Filippo Pananti)

Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi (Buddha)

Nuvole e vento, ma senza pioggia, tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa. (Salomone)

Purgatorio V vs 14/15: stai fermo come torre che non crolla / mai di sua cima per soffiar dei venti
Paradiso XVII vs 133/134: questo tuo grido farà come vento/ che le più alte cime più percuote
A nave rotta ogni vento è contrario. (G. Verga)

S’i’ fosse foco, arderei il mondo; | s’i’ fosse vento, lo tempestarei; | s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei. (Cecco Angiolieri)

Combattere i mulini a vento fa più male a te che ai mulini. (Robert Anson Heinlein)

giovedì 7 aprile 2011

Il vento nell'antica Grecia

Per i popoli legati al mare, e che dal mare traevano il loro sostentamento, come i Greci, i Romani e tutti gli altri del bacino del Mediterraneo, i venti scandivano ogni fase dell'esistenza e delle loro principali attività: agricoltura, navigazione, commercio.
I racconti mitologici forniscono quindi numerose rappresentazioni di queste importanti forze della natura. Tutti i venti abitavano in Tracia, o, secondo una tradizione posteriore, nelle isole Lipari, sotto la tutela di Eolo, definito il loro "custode", o a volte "padre", o anche "dio", che viveva felice nella sua caverna sul mare con la moglie, sei figli e sei figlie.
Dal suo nome le isole furono anche dette Eolie.



Non tutti i venti erano favorevoli all'uomo, come ad esempio quelli derivati da Tifone, mostro capace con il soffio infuocato di portare scompiglio e distruzione. I più importanti, che bisognava conoscere per garantirsi una tranquilla e facile navigazione, si diceva fossero i figli di Astreo (il Cielo stellato) e di Eos (l'Aurora); erano quattro: Borea dal nord, Noto dal sud, Zefiro da ovest ed Euro da sud-est.

Borea, considerato come il soffio stesso di Zeus, è un vento impetuoso che spira dal nord con grande forza, particolarmente venerato dagli Ateniesi, convinti che avesse provveduto, con un tremendo uragano, a sgominare la flotta di Serse, il re persiano che minacciava la Grecia con una colossale spedizione. Noto, l'umido vento del sud, porta le piogge e rende difficoltosa la navigazione in certi periodi dell'anno.
Zefiro, che aveva generato Xanto e Balio, ossia i due cavalli di Achille, chiamato dai Romani Favonio, è particolarmente gradito perché annuncia la primavera e la bella stagione, favorendo la germinazione delle sementi e la ripresa della natura dal lungo sonno invernale. Euro, infine, che i Romani chiamavano Vulturno, soffia da sud-est e porta ora la siccità, ora le piogge.

Pure i venti secondari erano tenuti in giusta considerazione, poiché avevano il potere di provocare anch'essi effetti diversi. Rappresentati in forma umana, con le ali e con le guance vistosamente gonfie nell'emettere un soffio potente, sono altri quattro: Caecias o Aquilone dal nord-est, Apeliotes dall'est, Lips o Africo (poi conosciuto come Libeccio) dal sud-ovest, e Skyron dall'ovest o nord-ovest.
Otto dunque (quante ne vennero raffigurate nell'edificio costruito ad Atene nel I sec. a. C., la cosiddetta Torre dei Venti) le creature quasi divine tenute in gran conto e onorate dalla gente di mare, per la quale sempre hanno avuto precipua importanza, tanto che nella religione romana i venti e le affini tempestates erano collegati al culto di Nettuno.

Il mito